“Anime prigioniere” della Compagnia teatrale “Stabile Assai” nel Carcere di Turi
Venerdì 13 dicembre, il Club Putignano Trulli e Grotte, ha organizzato, nel carcere di Turi, lo svolgimento di una rappresentazione teatrale “Anime prigioniere”, a beneficio dei carcerati, da parte della Compagnia di teatro penitenziario “Stabile assai” (a cui sono stati affiancati anche detenuti di Turi) . Gli attori della Compagnia sono tutti ex detenuti ed hanno affrontato il tema della violenza di genere e delle problematiche in cui vivono molte fasce sociali deboli del nostro Paese, ma soprattutto il rispetto verso gli altri ed in particolare verso le donne.
Servizio TGNorba
“Siamo qui oggi, per voi; per offrirvi, in questo periodo natalizio, una carezza in più, come ad un pranzo di Natale; il Rotary vi dona un regalo di natale con l’esibizione di questi attori che, in passato, come o peggio di voi in carcere, oggi ce l’hanno fatta. La società fuori, così come i vostri familiari, sta aspettando che voi ritorniate, consapevole che la vostra sofferenza vi sta redimendo“. Questi alcuni dei pensieri che il nostro presidente Michele Longo ha rivolto ai rappresentanti dei 180 detenuti reclusi a Turi, che sono venuti nella sala teatro per cercare di dimenticare, per un po’, la loro situazione.
La direttrice della casa di reclusione di Turi, dott.ssa Nicoletta Siliberti, giovane, dinamica e coraggiosa, ha evidenziato come gli attori sono carichi di storia penitenziaria, che offrono uno spaccato di vita di reclusione che non è ricreativa (come qualcuno fuori potrebbe pensare) ma un percorso di rieducazione esercitato con la dignità e l’umanità della pena.
Il nostro socio Nicola Gigante, nella sua interpretazione di alcuni brani, ha parlato di storie di speranze che qualcosa cambi, di storie di affetti e di sesso repressi, di bambini che non sanno perché il papà non torna a casa, di storia di storie di ordinaria fragilità.
La compagnia (“Stabile assai”) è stata fondata da Antonio Turco nel 1982, facente parte del teatro penitenziario di Rebibbia, a Roma ed è composta da ex detenuti che hanno scontato per intero la loro pena: un ex appartenente alla banda della Magliana, un ex rapinatore, un ex sequestratore (di Dori Ghezzi), un ex camorrista, un ex appartenente al clan di Partanna ma anche un ispettore di polizia penitenziaria ed un bravissimo cantante di Molfetta, Niccolò Ayroldi.
Con canzoni blues, jazz, recitazione, poesie carcerarie gli attori hanno gridato forte il loro NO alla violenza, no a quella verso le donne ed i deboli, SI alle iniziative di solidarietà come quelle del Rotary. Anche sei reclusi del carcere sono stati coinvolti nello spettacolo, con la lettura di storie di drammi grandi e piccoli che vengono vissuti in carcere.
Rif. Pietro Gonnella RC Putignano Trulli e Grotte
Articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 14 Dicembre 2024